La dieta per combattere il cancro


Il cancro è ritenuto il male del secolo e conosco ogni giorno sempre più persone che ne soffrono o che hanno un amico o conoscenze che ne è affetto.Studiando le proprietà nutritive degli alimenti, abbiamo riscontrato che la natura ci fornisce molte medicine naturali e molti cibi con proprietà antitumorali. Abbiamo pensato, quindi, di stilare un manualetto con le linee guida di una dieta anticancro, basata su studi e ricerche scientifiche riconosciute dalla medicina ufficiale, che possa essere di aiuto e supporto alle persone affette da questo male.Ci sono molte convinzioni soprattutto tra i frequentatori della rete, prive di alcun fondamento scientifico, che stanno condizionando la dieta delle persone pur di prevenire il cancro. Il nostro obiettivo è di fare chiarezza attingendo dalle fonti più autorevoli.Fonte:http://dietabianchini.blogspot.it/2013/04/la-dieta-anticancro-linee-guida.htmlSecondo il  noto oncologo Dott.Umberto Veronesi, solo il 4% dei tumori è dovuto all’inquinamento atmosferico ed all’aria che respiriamo, mentre ben il 30% è determinato da ciò che mangiamo.  Le abitudini alimentari sono quindi responsabili  tra il 25% ed il 30% dei tumori, ma una cattiva o errata informazione impedisce di adottare una corretta prevenzione a tavola.L’ossidazione all’interno delle nostre cellule è causata da una reazione chimica prodotta dall’ossigeno che respiriamo e che è molto simile a quella che fa scurire un frutto già tagliato o fa arrugginire un ferro vecchio. Da questa ossidazione (ma anche dal fumo, dall’inquinamento, dall’alcol in eccesso, dalle radiazioni) nascono i radicali liberi, molecole che perdono un elettrone e diventano “spaiate” e che cercano di tornare in equilibrio ”sottraendo” elettroni alle altre cellule. In questo modo, possono danneggiarledando inizio ad un tumore.  Quindi bisogna fare molta attenzione non solo a cosa si mangia, ma anche a cosa si mangia. Bisogna però sfatare alcuni falsi miti. La dieta anticancro, non deve essere necessariamente una dieta vegana anche se dovrebbe essere simil vegana o ”pescetariana”. Infatti, alcuni alimenti di origine animale, specialmente i pesci, sono consentiti mentre il consumo dicarne rossa ed insaccati non va’ vietato del tutto, ma và comunqueridotta al minimo, limitandone il consumo preferibilmente ad una volta al meseLa pericolosità della carne rossa e degli insaccati sarebbe rappresentata, non solo dalla presenza dei grassi saturi, ma anche daiconservanti in essi contenuti.La dieta anticancro: linee guidaAltri alimenti “rischiosi” e quindi da limitare sono i dolci e tutti quelli che contengono alte percentuali di grassi saturi e sottoposti a lunghi processi di raffinazione.Sarebbe, quindi da preferire un’alimentazione a base diriso, pasta e pane integrale.Altro elemento da ridurre è il sale, pericoloso per la nostra salute se assunto in quantità eccessive poichè è causa della ritenzione idrica,che, come abbiamo visto, può causare disturbi al sistema circolatorio. Oltre alla selezione degli alimenti, una dieta anticancro deve tenere in considerazione anche dei metodi di cottura. Dovendo evitare i grassi saturi, bisogna escludere dalla dieta quotidiana fritture e condimenti complessi.Da evitare anche due tipi di cottura considerati dietetici e consigliati quindi in una dieta dimagrante, ma che non si adattano alla dieta anticancro:ossia la cottura sulla piastra o alla griglia, perchè durante la cottura bruciano la superficie della carne provocando la comparsa di molecole altamente cancerogene (idrocarburi policiclici), e la cottura con la pentola a vapore, poichè provocherebbe la perdita di alcune importanti vitamine rendendo meno nutrienti gli alimenti.Bisognerebbe evitare anche di mangiare o bere cibi e bevande troppo calde, se non addirittura bollenti, perchè il loro calore potrebbe danneggiare le pareti dello stomaco, con la conseguenza di stimolare la comprasa del tumore all’esofago. Quindi, davanti ad una minestrafumante , oppure ad un caffè o tè bollente, è consigliabile attendere una decina di minuti prima di ingugitarle per consentire il raffreddamento della bevanda o del cibo in generale. Questo rischio è noto da almeno trent’anni quando si vide che nelle popolazioni cinesi dove v’era l’abitudine di mandar giù riso scottante e bollente, il tumore all’esofagoera destinato a salire nella casistica. In particolare le forme squamocellulari risentono del fumo e del consumo di alcoolici con modalità dose-dipendente, e anche di fattori alimentari quali: ridotto consumo di frutta e verdura, scarso introito di beta-carotene, vitamina E, selenio. Gli adenocarcinomi invece sarebbero collegati a fenomeni d’irritazione cronica della mucosa esofagea, come l’ingestione di sostanze caustiche o il reflusso gastro-esofageo, alla presenza di ernia iatale ed esofago di Barrett. Per una corretta dieta anticancroè da preferire, tendenzialmente, una alimentazione alcalinapoichè, a differenza di un’ alimentazione acida, mantiene il corpo il più sano e quindi inattaccabile dalle cellule cancerogene.

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