Dario Sorbo, un bagliore di luce nel buio del Rizzoli


sorbo primo piano

Posti letto ridotti. Personale insufficiente. Medici costretti a dividere la stanza per le visite. Sale operatorie a turno.  Queste e altre ancora, le carenze di un ospedale sempre più precario. Il Rizzoli, va verso la decadenza.  Bisogna darsi una mossa o scoppierà il caos. Nel buio più totale della sanità isolana, spunta una luce intensa è molto luminosa. Dario Sorbo, primario di ortopedia dell’ospedale lacchese, riesce ancora a far parlare di se, in senso positivo. Qualche settimana fa, ricorderete il grave incidente dove due giovani vennero coinvolti. Uno morì sul colpo, l’altro ricoverato all’ospedale Rizzoli, in gravissime condizioni, oggi può raccontare la sua storia.Operato da Sorbo, è tornato a camminare e a vivere una vita normale. Frattura pluri-frammentaria scomposta del terzo distale del femore destro. Frattura pluri-frammentaria della rotula destra,con interessamento dei legamenti alari. Frattura della gamba destra. Un intervento durato sei ore ha riportato la gamba del giovane Luca Laezza, fratello del noto Maurizio odontoiatra, alla funzionalità che aveva prima dell’incidente. Un vero e proprio miracolo. Sorbo non è nuovo a questo tipo di interventi. Le sue mani, hanno riparato migliaia di pazienti con le ossa rotte. Il dato c’è ed è positivo. Al Rizzoli l’ ortopedia funziona e come. Dario Sorbo, primario del reparto ne è l’esempio. Per il giovane paziente 4 mesi di riabilitazione e fisioterapia.

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