E’ sciut’ pazz o padron’


ciro faccia

Ancora una volta, l’architetto Ciro Cenatiempo, assurge agli  onori della cronaca. Questa volta si è inventato la sottrazione dallo stipendio di 35 euro da alcuni dipendenti  della partecipata monnezzara. Guida irresponsabile, il motivo della pena. La domanda nasce spontanea: quanto dovrebbero sottrarre i cittadini,  ai 60 mila euro l’anno, a Ciro il grande, vista la situazione precaria, dal punto di vista della spazzatura, in cui versa il comune? Mai, e poi mai, la raccolta dei rifiuti ad Ischia e’ stata così scadente. Ormai il direttore è una scheggia impazzita. Il posto fisso, ottenuto furbamente, gli consente di spadroneggiare tra gli spazzini. Tutti lo sanno, anche le pietre, che non è in grado  di occupare quel ruolo. Tomo, tomo , cacchio,cacchio, si è ritagliato il suo spazio grazie alla politica. Ad un consigliere comunale durante i lavori del consiglio, gli è scappata questa frase:” hai presente le suore che sul castello mettevano a scolare sulle sedie? Ciro sta facendo la stessa fine”. Anche loro hanno capito. Speriamo che l’abbia compreso pure  il sindaco Ferrandino. Il giocattolo si può sempre rompere!

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