![LC_impianto-CDR_Giugliano_thumb](http://i1.wp.com/www.ultimoraonline.it/wp-content/uploads/2013/10/LC_impianto-CDR_Giugliano_thumb.jpg?fit=600%2C398)
In assemblea permanente i lavoratori del Cdr di Giugliano. Per capirci l’impianto che produce le eco balle. L’impianto di Giugliano è stato costruito per trattare 451.500 tonnellate di rifiuti urbani all’anno. Ma purtroppo questo impianto, come del resto anche gli altri sei impianti campani, non ha praticamente mai prodotto CDR a norma di legge e che quindi potesse essere usato come combustibile in inceneritori o altri impianti industriali. Tutto fermo. Oltre 50 camion compattati stazionano davanti al cancello attendendo l’apertura. Uno sciopero che potrebbe durare dei giorni se la situazione non si sblocca. “Basta che ci pagano e apriamo subito”, ha urlato uno dei lavoratori che presidiano l’area. Anche i compattati d’Ischia sono fermi e attendono lo sblocco della chiusura. Ora più che mai, ritorna l’idea di smaltire i rifiuti in casa propria. L’isola d’Ischia potrebbe inghiottirsi la propria immondizia. Basta che i politici si mettano d’accordo. Intanto siamo nelle mani di chi, con tutto il rispetto, protesta per i propri diritti.