Street art a Parigi


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  • Federica Andreozzi – Street art a Parigi Sulla riva sinistra della Senna, in uno dei quartieri più dinamici di Parigi, sta per essere inaugurato un grandioso museo temporaneo di street art, frutto del lavoro di artisti provenienti da tutto il mondo. Questo edificio destinato all’ abolizione è stato salvato per farne una galleria d’arte, dove tutti gli artisti possono dare il loro contributo con murales, arredamento, disegni. Dei nove piani della Tour Paris 13 il terzo piano è dedicato all’arte italiana, per cui sono stati selezionati artisti italiani per dare un contributo a rendere questo palazzo una vera e propria galleria d’arte. La Tour Paris 13 rimarrà visitabile soltanto per un mese, dal 1 al 31 ottobre. Dopo di chè verrà chiusa e sul sito verranno pubblicate solo le parti che il pubblico sceglierà di far sopravvivere. L’edificio, invece, sarà demolito per far posto ad un altro palazzo di case popolari. Si dice che la street art sia violenta, che offenda la sensibilità visiva, che provochi discussioni in campo culturale quasi a livello politico. Sprechiamo tempo e parole a criticare una forma d’arte che probabilmente in futuro sarà una delle più ambite. Questo progetto ha scosso molte critiche, negli ultimi giorni molte persone da ogni luogo si aggregano, facendo la fila per visitare questo palazzo. Alla gente piace questa forma d’arte, ma per quanto ne sappia io è ancora forma di discriminazione. L’Italia è uno dei primi paesi ad aver dato lo spazio alla Street art, dal writing negli anni 90′, o a mostre come Arte impropria a Milano nel 2003, o all’ International Poster Art organizzato a Roma nel 2006. Eppure, nonostante tutto ciò, l’Italia è oggi un paese che non comprende e non riesce a interagire con questo movimento artistico.
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