Ciro Paglia, giornalista del Mattino, è morto all’età di 73 anni. Maestro per generazioni di cronisti, Paglia, dopo il pensionamento da redattore capo del Mattino, era stato attivamente impegnato nel volontariato. I suoi funerali si svolgeranno domani a Bettona, in Umbria. Inizia a lavorare nel1965 presso Il Mattino di Napoli, allora diretto da Giacomo Ghirardo. Dieci anni dopo diventa capo cronista (sarà il più giovane redattore chiamato a ricoprire l’incarico). Scrive articoli anche per Epoca, Gente, Tempo Illustrato.Determinante per la sua carriera è stata la serie di articoli di prima pagina, scritta nell’autunno del 1980, in cui denunciava con durezza le angherie della camorra nei confronti degli abitanti di Napoli. Nell’articolo del 26 ottobre 1980 si rivolse direttamente a Raffaele Cutolo, allora capo della Nuova Camorra Organizzata, dandogli del tu (il titolo era Imputato Cutolo Raffaele ora basta).Dal carcere di poggioreale in cui si trovava rinchiuso, Cutolo replicò con una lettera densa di minacce per l’incolumità del giornalista e dei suoi cari. In conseguenza di ciò Ciro Paglia fu dotato di una scorta.Il 31 marzo 1981 la sua compagna Anna Parlato Grimaldi fu uccisa davanti alla propria abitazione a Napoli. Il delitto è tuttora insoluto.Ciro Paglia visse sotto scorta fino al 1982, anno in cui fu nominato capo della redazione romana del Mattino e si trasferì nella capitale. Rientrò a Napoli solo nel 1986, quando Cutolo non era più una minaccia in quanto si trovava all’Asinara da anni, sempre più isolato dalla propria organizzazione, oltretutto decimata dal maxi-blitz del 17 giugno 1983.Nominato redattore capo centrale del Mattino, Ciro Paglia tenne l’incarico fino al 1995. Da allora si è dedicato alla realizzazione di inchieste giornalistiche come freelance e al volontariato in favore dei malati di cancro.