Basta multe per i ticket dei parcheggi scaduti. Possibile? Al momento gli addetti ai lavori sono impegnati a cercare di interpretare le nuove direttive contenute nella circolare ministeriale che modifica la prassi tenuta finora. In pratica, mentre adesso l’auto beccata con il tagliandino del parcheggio scaduto viene multata per divieto di sosta, secondo il ministero dei trasporti la sanzione dovrebbe limitarsi a quanto dovuto per pagare il prolungamento della sosta più l’eventuale penale prevista nel regolamento comunale. La cosiddetta «evasione tariffaria» non configurerebbe secondo il ministero una violazione al Codice della strada, ma solo un’inadempienza contrattuale.E questo cambia tutto. «È un’interpretazione che compie un passo indietro – commenta il direttore di Grosseto Parcheggi, Alberto Paolini – perché si considera la sosta a pagamento come un servizio rivolto all’automobilista, mentre è un sistema per regolare il traffico in quelle aree in cui non vogliamo che ci sia una sosta passiva prolungata. È l’evoluzione del disco orario, che non funzionava perché uno che parcheggiava davanti al negozio usciva di volta in volta a cambiare l’ora. Il problema si presenta quando l’ausiliare al traffico trova un’auto con il ticket scaduto, come fa a capire quanto rimarrà lì l’auto per calcolare il dovuto?». Resta il fatto che anziché beccarsi una multa da 25 euro in su, l’automobilista la cui sosta si è prolungata più del previsto dovrebbe poter saldare il conto, secondo l’interpretazione del ministero, semplicemente aggiungendo il resto.«Al momento stiamo verificando la portata del parere del ministero – dice il comandante della polizia municipale, Felice Carullo – e i numeri che riguardano Grosseto. Le violazioni per il ticket scaduto, infatti, sono molte meno di quelle fatte per chi il biglietto non lo mette per niente. Una volta eseguiti i dovuti riscontri comunicheremo le novità a Grosseto Parcheggi». Il rischio è che l’automobilista paghi un’ora di parcheggio già sapendo che la sosta sarà molto più lunga tanto al massimo pagherà dopo quello che non ha pagato all’inizio, ma anche su questo la maggiorazione che può essere prevista nel regolamento comunale può rappresentare un disincentivo a un comportamento scorretto di questo tipo. «Mi sembra un’idea di difficile applicazione – aggiunge l’assessore comunale alla polizia municipale, Arsenio Carosi – per cui dovremo vedere se ci sarà la possibilità di differenziare, se ci saranno direttive precise per un comportamento uniforme. Per ora mi sembra che siamo in mare aperto. Stiamo comunque facendo gli approfondimenti necessari». E chi nel frattempo dovesse prendersi una multa per aver sforato l’orario del biglietto acquistato? Di sicuro, se i costi della giustizia non rappresentassero uno scalino, sarebbe ragionevole aspettarsi un’ondata di ricorsi tale da costringere agli straordinari i legali del Comune, che è poi il soggetto che incassa le multe.