L’Assiolo al Frullone


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Recuperato dalle guardie zoofile della kronos N.O.A. un assiolo adulto. L’assiolo appartenente alla famiglia dei strigidi è stato rinvenuto da una signora nella sua proprietà nella zona del Comune di Barano più precisamente ai piedi della collina dello schiappone, la quale ha notato che il povero uccello non poteva più volare e lo ha prelevato allertando gli agenti zoofili della kronos N.O.A., che immediatamente si sono portati sul posto per il recupero della specie protetta. Giunte sul posto le guardie zoofile hanno prelevato il povero assiolo il quale presenta una frattura all’ala destra probabilmente in due punti e lo ha consegnato agli agenti dell’ENPA ischitani i quali hanno subito attivato il trasporto dell’animale ferito presso l’ospedale Frullone di Napoli. Anche gli esperti dell’ENPA hanno constatato che l’assiolo aveva una frattura all’ala e per questo impossibilitato a volare. Purtroppo al momento non è chiaro come il povero uccello possa essersi ferito,per questo ci sono indagini in corso, e si attende referto medico degli specialisti del Frullone per cercare di saperne qualcosa in più. Le guardie dell’ ENPA e della KRONOS N.O.A. ringraziano la signora che ha recuperato il malcapitato uccello permettendo così di sarvagli la vita. Seguiranno aggiornamenti. Lunghezza totale: 19-20 cm Apertura alare: 46-54 cm Peso: 80-120 grammiCorpo relativamente robusto, più piccolo del merlo ma più pesante.Il piumaggio è bruno-grigio o marrone-rossiccio, indipendentemente dal sesso, con screziature; nei giovani è simile a quello degli adulti, ma più striato.Il becco è breve, uncinato, nerastro o bruno, grigio o giallastro alla base.La testa è piccola e piatta, con due ciuffetti di piume; occhi posti anteriormente con iride gialla.Ali relativamente larghe e arrotondate. Coda breve e barrata.Le zampe sono piumate e munite di artigli.Dimorfismo sessuale perlopiù per confronto (la femmina normalmente è più grossa del maschio). Biologia Il periodo di riproduzione va da maggio a luglio. Nidifica normalmente nlle cavità degli alberi, muri, vecchi nidi di corvidi, cassette-nido. Depone 3-7 uova bianche che cova per 24-25 giorni (una covata all’anno). La prole è nidicola e abbandona il nido a 3-4 settimane, ma si intrattiene nelle immediate vicinanze per alcuni giorni. Inconfondibile il richiamo, un monotono “tchiù” ripetuto a lungo. Nidifica nelle cavità di vecchi alberi e occasionalmente in cassette-nido. Di abitudini crepuscolari e notturne caccia all’agguato grossi insetti e altri invertebrati che cattura sia a terra che in volo, occasionalmente cattura anche micromammiferi e rettili.Frequenta una grande varietà di ambienti, da zone steppiche e semiaride a boschi di conifere fino a 1500 metri di altitudine, predilige tuttavia aree caratterizzate da boschi e boscaglie di latifoglie alternate a spazi aperti cespugliati o coltivati, parchi e giardini alberati.Il volo è battuto e in parte planato, ondulato e silenzioso.In libertà vive circa 6 anni, in cattività circa 20.

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