E’ stata una seduta a dir poco surreale quella del Consiglio comunale di Forio tenutasi l’8 maggio scorso. Toni accesi e lunghi battibecchi hanno caratterizzato per ore la riunione del Civico consesso nel corso del quale, incredibile a dirsi e al contrario di quanto vanno affermando taluni rappresentanti del governo locale, la maggioranza amministrativa guidata dal Sindaco Francesco Del Deo ha fatto ostruzionismo nei confronti delle opposizioni e in modo particolare di Domenico Savio a cui è stato tentato di togliere più volte la parola, di negargliela e persino di evitargli di far mettere a verbale una dichiarazione riguardante l’atteggiamento autoritario e antidemocratico del Presidente Michele Regine. Ma, prove video alla mano, cerchiamo di fare una sintesi dei lavori del Consiglio comunale. Ad inizio seduta lo stesso Michele Regine ha letto un documento firmato da undici esponenti della maggioranza in cui questi ultimi si lamentano degli interventi lunghi di alcuni consiglieri comunali. Incredibile a dirsi, dopo che per quasi cinque mesi non si sono degnati di indire il Consiglio comunale mentre il Paese langue in una crisi economica e sociale senza precedenti, questi signori si lamentano pure per la presunta lungaggine degli interventi dei Consiglieri di opposizione i cui contenuti li rendono a dir poco insofferenti: assurdo! Sull’argomento, Savio ha citato un’intervista a “Il Dispari” rilasciata da Michele Regine attaccandolo perché si è dimostrato non super partes. Nel mentre nel corso di questo primo intervento di Domenico Savio l’Avvocato Michele Regine masticava decisamente amaro, quando il Consigliere comunale del PCIML nel suo discorso preliminare ha tentato di accennare ad alcuni problemi del Paese come l’affaire porto, la nuova emergenza rifiuti, la chiusura della spiaggia di Cava dell’Isola e altro ancora, il Presidente del Consiglio ha perso la pazienza e senza alcun motivo ha addirittura sospeso il Consiglio comunale. La cosa incredibile è che Regine ha interrotto l’intervento di Domenico Savio dicendo che sarebbe uscito fuori tema quasi che i problemi di Forio fossero un tabù per la maggioranza e poi ad un altro consigliere, Nicola Nicolella, perché di maggioranza gli ha consentito di parlare anche della squadra di calcio locale: da non credere! Ma Nicolella ha parlato anche di “presunte ruberie” e di altro. Dopo poco c’è stato un nuovo scontro tra Savio e Regine. Domenico Savio chiede prima di altri consiglieri di intervenire ma Regine dà la parola al consigliere di maggioranza Stani Verde. Ma non è tutto. Trascorrono pochi minuti e il Presidente Regine nega l’intervento per fatto personale a Domenico Savio denotando, ancora una volta, autoritarismo e mancanza di rispetto di un eletto dal popolo. A questo punto il Presidente Michele Regine fa mettere a verbale una dichiarazione di diffida nei confronti di Domenico Savio da inviare al Prefetto, quasi fosse lui la vittima dell’autoritarismo nella conduzione dei lavori del civico consesso. Ma la cosa più assurda e incredibile è rappresentata dal fatto che nel mentre Domenico Savio stava dettando a verbale una dichiarazione di risposta alle accuse rivoltegli da Regine, quest’ultimo con piglio autoritario e anche questa volta senza alcun motivo valido, sospendeva nuovamente la seduta. Come si può vedere dal video che abbiamo realizzato, il Consiglio è stato sospeso solo perché il Presidente Michele Regine voleva impedire a Savio, riuscendoci, di terminare la verbalizzazione ma quando quest’ultimo ha dichiarato nuovamente aperta la seduta ha dato una motivazione della sospensione che ha lasciato tutti di stucco. Infatti Regine ha parlato di tumulti in aula, una giustificazione assolutamente priva di fondamento e che per questo stava scatenando la bagarre in aula con Nicola Lamonica che ha urlato: “Ma non dire sciocchezze”. Poco dopo, incredibile a dirsi, non solo Michele Regine ha vietato l’intervento per fatto personale a Domenico Savio ma voleva passare alla votazione su una questione pregiudiziale proposta dal consigliere di maggioranza Davide Castagliuolo senza che quest’ultima venisse discussa provocando la giusta reazione di Savio e Vito Iacono. Alla fine Regine ha dovuto cedere e dare la possibilità al Civico consesso di discutere la questione pregiudiziale. Poco dopo, però, ha nuovamente vietato a Domenico Savio di continuare la sua verbalizzazione. Ma i colpi di scena non finiscono certamente qui. Infatti pochi secondi dopo, si è verificato un nuovo caso anomalo. Regine voleva vietare anche a Nicola Nicolella di verbalizzare una dichiarazione e quest’ultimo ha chiamato i Carabinieri per poter denunciare il tutto. Ma la cosa inverosimile si è registrata poco dopo. Infatti è bastato un battimano di quattro secondi per far si che Michele Regine sospendesse la seduta, nuovamente col pretesto del tumulto, e chiamasse i Carabinieri per far cacciare fuori Gennaro Savio, ovvero il sottoscritto: incredibile ma vero! Essendo che un applauso di quattro secondi non può essere considerato un tumulto, personalmente ho continuato a riprendere i lavori del Consiglio comunale con la nostra telecamera, quell’oggetto di trasparenza e democrazia a cui gli amministratori foriani hanno più volte dimostrato di essere “allergici”. Domenico Savio ha poi denunciato la mancata risposta dell’Amministrazione alle interrogazioni del Gruppo consiliare del PCIML. A dimostrazione che la maggioranza amministrativa guidata da Francesco Del Deo continua a non avere intenzione di discutere delle problematiche che attanagliano il Paese, è stata bocciata la richiesta di inversione dei punti all’ordine del giorno presentata da Domenico Savio e così, ancora una volta, non si è potuto discutere di porto, di Cava dell’Isola e di altro. Successivamente, poi, Savio è riuscito ad ottenere la discussione delle Commissioni permanenti che sono state finalmente formate. Prima di questo, però, c’è stato un durissimo scontro tra Nicola Nicolella e Davide Castagliuolo con urla e parole grosse. Urla e parole grosse però, questa volta, non hanno consigliato il Presidente Regine a sospendere per tumulti i lavori del Consiglio comunale sospeso precedentemente e per ben tre volte senza alcuna motivazione valida alla base. Il motivo perché in questo caso il Consiglio non è stato sospeso? A dare origine alla bagarre erano stati due consiglieri di maggioranza… “Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista – ha dichiarato Domenico Savio al termine del Consiglio comunale – non permetterà mai che la Sala del Consiglio comunale di Forio venga trasformata in un’aula di tribunale fascista. La democrazia, seppur ancora di natura borghese e clericale, e la tolleranza democratica, che sono alla base dei principi costituzionali e di ogni società civile e progredita, non possono essere impunemente calpestate da atteggiamenti e comportamenti che richiamano alla nostra mente le tragedie passate della dittatura mussoliniana”. Sin qui le dichiarazioni di Savio. E una cosa sembra certa: gli strascichi di questa seduta del civico consesso andranno avanti e questa volta al di fuori dell’Alula consiliare…
Forio: consiglio comunale di fuoco
Postato da ultimoraonline