Gennaro Savio – Il Vescovo Pietro Lagnese chiede al Sindaco di Casamicciola di vigilare sull’osservanza dei provvedimenti adottati dal Comune mentre Domenico Savio, oltre ad annunciare il ricorso alla Procura della Repubblica, chiede ai Sindaci e ai loro partiti di fermare il Direttore generale dell’ASL Napoli 2 che non può passare come un autentico carro armato sui bisogni dei malati, sui bisogni cioè di quei cittadini, come nel caso di Villa Orizzonte, hanno già vissuto una vita difficile.Assieme alla protesta popolare, aumenta l’indignazione sull’isola d’Ischia contro la decisione politicamente vergognosa assunta dai vertici dell’ASL Napoli 2 guidata dal Direttore generale Giuseppe Ferraro di trasferire, così come avvenuto per quelli del Centro di Salute Mentale, gli utenti di Villa Orizzonte a Casamicciola Terme presso l’ex Hotel Stefania nonostante la struttura ricettiva non abbia avuto il cambio di destinazione d’uso e nonostante il Comune abbia emanato nei giorni scorsi un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi dell’ex albergo. Ma non è tutto. Con la recentissima ordinanza numero 15 dell’8 luglio, l’Ufficio Affari Generali Attività Produttive della Cittadina termale “ordina – così come leggiamo testualmente sull’ordinanza – al Sig. Ferraro Giuseppe, come meglio in premessa generalizzato, nella qualità, avendo violato la normativa vigente (esercizio dell’attività sanitaria o socio/sanitaria non preventivamente autorizzata), la cessazione immediata dell’attività di che trattasi esercitata nei locali “ex Hotel Stefania” siti in Casamicciola Terme alla Via Nizzola n° 16”. Dunque, l’ordine del Comune è perentorio ma, nonostante questo, dalla sede di Villa Orizzonte, a dimostrazione che il trasloco non si ferma, continuano ad uscire camioncini carichi di suppellettili. E così tra la consumazione di insalate e frutta fresca, in un clima di amicizia e fratellanza, tanti cittadini dandosi il cambio durante la giornata, stanno da giorni dando vita ad un pacifico presidio permanente per solidarizzare con i dieci degenti di Villa Orizzonte che da Barano, dove da ben diciassette anni si sono felicemente inseriti nel tessuto sociale locale e dalla cui sede godono di un panorama a dir mozzafiato che da solo già rappresenta una positiva terapia per chi soffre di patologie psicologiche, rischiano di essere portati a Casamicciola in una zona tra l’altro ad alto rischio idrogeologico dove psicologicamente deprime la visione del pericoloso costone presente proprio alle spalle dell’ex Hotel Stefania. Stavolta non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ma a telecamere spente ci hanno esternato tutte le loro preoccupazioni. Si sono detti preoccupati che così come i mobiletti, i degenti possano traslocare all’improvviso e loro non vogliono lasciarli soli. “La speranza è che i nostri amici non lascino mai Barano, in ogni caso siamo qui e loro sanno che non sono soli” ripetono all’unisono. Intanto il Vescovo d’Ischia Pietro Lagnese in un incontro tenutosi con alcuni sindaci isolani, ha chiesto al Primo cittadino di Casamicciola – così come recita un comunicato della Dicesi – di vigilare sull’osservanza dei provvedimenti da lui adottati che riguardano Villa Stefania da parte della Dirigenza dell’ASL. Tra coloro che in questi giorni si sono recati a Villa Orizzonte c’è stato anche Domenico Savio, Consigliere comunale di Forio e Segretario generale del PCIML il quale, dopo aver promosso nei mesi scorsi assieme ai partiti della sinistra isolana un presidio davanti agli Uffici ASL di Ischia contro l’accorpamento dei servizi sanitari presso l’ex Hotel Stefania, ha annunciato ricorso alla Magistratura affinché i degenti di Villa Orizzonte non lascino la loro sede. Savio, dopo aver attaccato le responsabilità politiche che ci sono dietro questa nuova vergogna sociale, a riguardo dell’annunciato ricorso alla Magistratura ha affermato: “Siamo qui – ha affermato Domenico Svio – e faremo tutto quello che è possibile fare. Dopo quelle messe in campo nei mesi scorsi, assumeremo una nuova iniziativa attraverso un esposto alla Procura della Repubblica affinché qualcosa si possa muovere per fermare questo che è un autentico scempio sociale. Però – ha sottolineato Savio – vogliamo rivolgere un altro appello ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali dell’isola d’Ischia affinché mettano in campo una protesta credibile nei confronti dei loro partiti e dei loro eletti alla regione Campania e in Parlamento per fermare il Direttore generale dell’ASL Napoli 2 che non può passare come un autentico carro armato sui bisogni dei malati, sui bisogni cioè di quei cittadini, come nel caso di Villa Orizzonte, hanno già vissuto una vita difficile. Si faccia in modo che almeno la loro vecchiaia non venga ulteriormente oltraggiata rispetto a come per decenni ha già fatto questa società capitalistica infame”.