Gennaro Savio – Ha ormai le ore contate la positiva esperienza di “Villa Orizzonte”, la struttura sanitaria che nel Comune di Barano d’Ischia da quasi vent’anni ospita degenti che soffrono di patologie psichiatriche e che in questi anni si sono felicemente inseriti nel tessuto sociale locale. Sono costretti a traslocare tutti nell’ex Hotel Stefania di Casamicciola Terme nonostante la struttura ricettiva non abbia avuto il cambio di destinazione d’uso, sebbene il Comune abbia emanato nei giorni scorsi un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi dell’ex albergo, malgrado sia stata intimata l’immediata cessazione delle attività sanitarie e nonostante siano stati presentati vari esposti alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e al Prefetto di Napoli. Ebbene, a poche ore dal trasferimento dei pazienti nell’ex Hotel Stefania, in una zona rossa ad alto rischio idrogeologico teatro qualche anno fa dell’alluvione che uccise la giovane Anna De Felice, tantissimi cittadini di Barano che da decenni sono affezionati agli ospiti di “Villa Orizzonte” hanno presenziato all’esterno dell’albergo che ospita l’Ischia Global Fest.Hanno tenuto esposti per ore due striscioni di solidarietà per i senza voce di Villa Orizzonte mentre gli ospiti imbellettati di tutto punto “sfilavano” per partecipare alla serata di gala. Gli unici attori che si sono fermati davanti agli striscioni sono stati l’attrice rumena Madalina Gheneae l’attore bolognese Ivano Marescotti il quale, dopo essere entrato all’interno dell’Hotel, è persino ritornato in strada dai manifestanti per solidarizzare con loro. Durante lo svolgimento della serata, l’organizzatore dell’evento Pascal Vicidomini ha letto ai presenti un comunicato stampa in cui i manifestanti spiegavano le ragioni della protesta. Ieri sera a Ischia Ponte si è assistito al confronto tra due mondi completamente diversi, tra due classi sociali totalmente opposte: da un lato attori, cantanti e registi che vivono beati la loro vita di benestanti e privilegiati e dall’altro lato, invece, lavoratori, casalinghe e disoccupati che cercavano di dare voce ai senza voce di Villa Orizzonte. E così mentre sulla nostra Isola e su tutto il territorio regionale si spendono ogni anno, anche con ingenti fondi pubblici, centinaia di migliaia di euro per kermesse che spesso hanno pochissimo di culturale e assolutamente nulla di scopi sociali e nel corso delle quali al massimo c’è chi approfitta per fare un po’ di gossip, il vergognoso, assurdo, ingiustificato e illegittimo trasferimento dei pazienti di Villa Orizzonte presso l’ex Hotel Stefania avviene in nome della cosiddetta spending rewiew per risparmiare poco più di centocinquanta mila euro all’anno sul diritto alla salute dei più deboli della società: che vergogna!!! Cosa aggiungere. Stasera il protagonista principale dell’Ischia Global Fest è stato il dramma umano, sociale e sanitario dei degenti di Villa Orizzonte. E purtroppo non si tratta della trama di un film hollywoodiano ma di una dura e triste realtà tutta all’italiana a dimostrazione che spesso la realtà dei fatti supera di gran lunga la straodinaria fantasia dei registi cinematografici più bravi.