Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore”, ha scritto la moglie, Susan Schneider, in un comunicato che ieri notte ha sconvolto Hollywood e tutto il mondo dello spettacolo, perché dava la notizia della morte a soli 63 anni del premio Oscar Robin Williams.“Ma vi prego di rispettare la nostra privacy – continuava la Schneider – e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo come è morto”. Eppure sarà difficile dimenticare che Williams, protagonista di Popeye, Good Morning Vietnam e soprattutto Will Hunting, Genio Ribelle, che gli valse la prestigiosa statuetta nel 1997, è morto suicida. Da tempo soffriva per una forte depressione. E il mese scorso era stato brevemente in un centro di recupero per alcolizzati del Minnesota. E già nel 2006 era stato in un istituto per disintossicarsi. L’attore è stato visto vivo per l’ultima volta l’altro ieri alle 22. L’ufficio dello sceriffo locale ha ricevuto una chiamata di emergenza intorno a mezzogiorno di ieri ora locale, secondo cui l’attore aveva perso conoscenza e non respirava più. Ma quando gli agenti sono arrivati nella sua villa, nella contea di Marin, non dava cenni di vita. Poco dopo i medici hanno firmato il certificato di morte, probabilmente per asfissia: ma la vera causa sarà determinata dall’autopsia. L’ultimo tweet di Robin Williams risale a 20 giorni fa: un messaggio per il compleanno della figlia. #tbt and Happy Birthday to Ms. Zelda Rae Williams! Quarter of a century old today but always my…
E’ morto il genio ribelle…
Postato da ultimoraonline