Vincenzo Migliaccio, per tutti Enzo, origine calabresi è stato stroncato da un male incurabile. Lo ha portato via in brevissimo tempo. Chi non lo conosceva bene, poteva sembrare un tipo schivo ma Enzo era il Re dei librai. Prima con la Gaia scienza, poi con Imagaenaria, ha fatto la storia della libreria isolana. Aveva preso dal comune lo stabile del palazzo dell’orologio ad Ischia ponte, ex posta. Un fitto alto, ma per lui necessario per diffondere la cultura del leggere a tutti. Quando volevi conoscere un autore o il titolo di un libro era ad Enzo che dovevi rivolgerti. Con la compagna di sempre Barbara aveva creato un angolo culturale, dove gli ischitani potevano immergersi nei testi più svariati. Quando mio padre organizzava il premio Domenico Rea, era a lui che si rivolgeva per scegliere i titoli dei libri per la gara dei lettori. Un grande. Un personaggio unico e raro. Ischia lo ha adottato. Ne ha carpito le doti e la grane umanità. Caio Enzo, salutami mio padre, quando si apriranno le porte del paradiso.
E’ morto il premio nobel della cultura isolana
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