Si è chiuso un portone ma non si apre una porta. Ieri una riunione di maggioranza ha deciso di abolire una casella nel nuovo capitolato d’Ischia Ambiente. Da 82, passeranno ad 81 i dipendenti. Il livello da abolire è l’ottavo, attualmente occupato da Ciro Cenatiempo. L’architetto finirà presto la sua carriera di direttore nella partecipata monnezzara. Non sputare in cielo che indietro ti ritorna.
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E così è stato. I suoi soprusi, i ricatti e le angherie, presto saranno un vago ricordo. Ciro tornerà a casa, con una mano avanti e una dietro e gli è andata anche bene. L’inventato direttore, prima a Casamicciola, poi a Ischia, è in dirittura d’arrivo di fine carriera. Non poteva essere altrimenti. I nodi vengono sempre al pettine. Non finisce qui. Altri imprevisti sono dietro l’angolo. Per il resto, poco cambia. Il 19 ottobre Ischia Ambiente verrà privatizzata, molto probabilmente con una cordata di albergatori. A dirigere l’azienda Sirabella, coadiuvato in futuro da una vecchia conoscenza. Alla fine, come sempre, Giosi riesce sempre a vincere. Lui li crea e lui li distrugge. Speriamo solo che in futuro creerà solo figure positive. Bye bye Cenatiempo! A proposito, se il direttore non può fare a meno della “monnezza”, può sempre rientrare per la finestra, ma con la scopa in mano!
Pino Piro