Un caloroso augurio al neo presidente dell’Associazione Forense dell’isola d’Ischia, Francesco Cellammare, con la speranza che saprà seguire le orme tracciate dalla precedente gestione, di cui peraltro è stato brillante segretario. La sua energia ed il suo spirito di servizio verso la categoria e l’attenzione da sempre rivolta alle problematiche dell’intera comunità sono una garanzia, insomma gli avvocati hanno scelto davvero un’ottima guida”.
Così Gianluca Trani, presidente del consiglio comunale di Ischia, commenta l’esito del voto della giornata di ieri, che ha eletto proprio Cellammare al termine della giornata di consultazioni a cui hanno preso parte i professionisti del Foro nostrano. Trani ha poi auspicato “da subito un’unità di intenti da parte di un’associazione che esprime potenzialità e professionalità di spessore assoluto: considerando che le altre candidature erano quelle di Gino Di Meglio ed Alberto Barbieri, credo si possa affermare senza timore di smentita che in ogni caso gli avvocati sarebbero stati rappresentati in maniera degnissima. La speranza è che questa categoria sappia continuare nel solco intrapreso già da diverso tempo, che è quello di essere presenti in prima linea su tutti i problemi che riguardano la nostra comunità, a prescindere dalla sfera di appartenenza: le tante battaglie condotte anche su temi non relativi alla giustizia di casa nostra sono una risorsa da cui davvero non si può prescindere”. Un pensiero, poi, anche al consiglio direttivo: “Ci sono dei giovani tra i più votati – ha chiosato il presidente del civico consesso ischitano – evidentemente il vento spira in una certa direzione ovunque si voti…”. La chiusura, poi, è un plauso al past president Giampaolo Buono, “figura autorevole con il cui impegno è stato possibile conservare la sezione distaccata di Tribunale di Ischia e con cui ho vissuto la straordinaria esperienza del consiglio intercomunale che si svolse proprio negli uffici giudiziari. Un momento di grande partecipazione e democrazia che resterà a lungo scolpito nella memoria come esempio di unità di intenti”.