In questi giorni, caldi da tutti i punti di vista, ho avuto modo di imbattermi in post di facebook che denunciavano le condizioni pietose, dal punto di vista dell’immondizia e dell’incuria, in cui versa il comune d’Ischia. Una lancia, va spezzata, al duro lavoro in condizioni precarie, che i dipendenti d’Ischia Ambiente compiono tutti i giorni. Bene o male il paese è pulito. In special modo un elogio va a quei lavoratori che nel turno di notte ripuliscono completamente il paese.Tutto questo lavoro è svolto con pochissimi automezzi e per la maggior parte “scassati”. Purtroppo le amministrazioni locali non riescono a contenere le esigenze quotidiane che un’azienda come Ischia Ambiente, può avere. Mancano gli automezzi, quelli che ci sono ormai non possono più fare il lavoro di prima. La spazzatrice, unica superstite, un giorno si e un giorno no va in avaria. Nonostante tutto, gli 84 dipendenti, rispettano gli impegni e onorano il contratto fino in fondo. Mai, dico mai, un premio di produzione o un encomio. Solo e sempre critiche di quei cittadini o politici che sono i primi a sporcare il paese. Incivili, sporcaccioni, maleducati. Non rispettano orari e se ne fregano di lasciare la busta per terra dopo che le stesse sono state raccolte pochi minuti prima. E allora di cosa volgiamo parlare. La civiltà non alberga in questo paese. Gli sforzi di tutti i componenti la Ischia Ambiente, presidente compreso, oggi riescono a tamponare una situazione oramai al collasso. Si parla di rifondazione della società monnezzara. Restituire i soldi rubati (500 mila euro) e poi ne riparliamo. A buon intenditore poche parole…
M.d’A.