Gianni Sasso, lo speciale e fortissimo atleta dell’isola d’Ischia che senza una gamba da anni eccelle in svariate discipline sportive e che delle sue imprese se ne parla in tutto il mondo, sta terminando la preparazione atletica in vista del mondiale di Paratriathlon che si terrà il prossimo 18 settembre a Chicago, la città statunitense dove nel lontano 2009 trionfò nella maratona in cui batté il record del mondo della categoria.
Titolare della nazionale italiana di calcio amputati con la cui formazione tricolore realizza goal a dir poco spettacolari, da qualche anno Sasso è un vero e proprio pilastro della nazionale di Paratriathlon con la quale si è già laureato campione d’Italia. Ed essendo che nella classifica mondiale risulta tra i primi nove atleti più forti al mondo, per Gianni si sta per realizzare un nuovo e incredibile sogno. Quello di partecipare alle paraolimpiadi che nel 2016 si terranno in Brasile. E l’ultimo ostacolo verso Rio 2016 è proprio la tappa di coppa del mondo che si terrà negli States e nel corso della quale può aggiudicarsi i punti necessari per prenotare il biglietto per il Sud America. Per prepararsi al meglio e giungere a Chicago in gran forma, Gianni Sasso ha scelto di allenarsi sull’isola d’Ischia. Corsa, nuoto e ciclismo. Tutti i giorni, ad un ritmo incessante. E’ infatti un continuo allenarsi quello che vede lo speciale atleta foriano quotidianamente protagonista lungo le strade dell’isola Verde. Lo abbiamo seguito per un giorno intero. Impossibile stargli dietro, soprattutto quando è in sella alla sua bicicletta montatagli da Michele Scotto D’Abusco, ex ciclista professionista isolano. Sulla sopraelevata di Ischia sembra una vera e propria scheggia impazzita visto che supera anche la velocità di cinquanta chilometri orari. Si allena ovunque gli è possibile. Sulla pista dello Stadio Enzo Mazzella corre alle prime ore dell’alba mentre al tramonto si tuffa nella piscina olimpionica dei giardini Poseidon. “Finalmente ci siamo – ha dichiarato ai nostri microfoni un battagliero Gianni – e dopo un anno di viaggi in tutto il mondo per partecipare alle varie gare e la preparazione di questi giorni, sono pronto per raggiungere Chicago per il mondiale. Si tratta di una tappa importantissima in previsione delle paraolimpiadi dell’anno prossimo. Questo è stato un anno abbastanza duro per me – ammette Sasso – anche perché ho avuto molte difficoltà per adattarmi alla protesi che sto usando appunto da circa un anno. Sicuramente a Chicago ci sarà da combattere e da soffrire per tutta la gara anche perché i competitor sono tutti di altissimo livello. A partire dal russo campione del mondo Egorov, dal vice campione del mondo Ferrarin e dal campione francese. Ci tengo a precisare che per il lavoro svolto quest’anno devo ringraziare in modo particolare il direttore tecnico della nazionale Simone Piava che nei momenti di difficoltà, mi ha sempre tenuto in grande considerazione spronandomi il più possibile. Sono ritornato a Ischia – ha continuato Sasso – per preparare al meglio il campionato del mondo e qui ho trovato la massima disponibilità della famiglia Scotto D’Abusco, di Michele, Vincenzo ed Emanuel che mi stanno seguendo giorno dopo giorno. Per quanto riguarda le infrastrutture – ha concluso Gianni – devo ringraziare il Comune di Ischia che mi ha messo a disposizione la pista di atletica dello stadio Enzo Mazzella e la proprietà dei giardini Poseidon per l’uso della piscina olimpionica”. Sin qui le parole del Gianni nazionale, un atleta speciale che solo grazie alla sua straordinaria forza d’animo, al suo coraggio e alla sua caparbietà è riuscito a rialzarsi, seppur con l’ausilio delle stampelle, dopo il terribile incidente stradale subito all’età di sedici anni quando una macchina gli tranciò di netto la gamba sinistra nel mentre era in sella alla vespa di un suo amico. Ora, questo leone indomito, superata abbondantemente la soglia dei quarant’anni e solo grazie ai suoi inenarrabili sacrifici, sta per coronare il suo sogno: quello di rappresentare la nazionale azzurra alle paraolimpiadi di Rio 2016. Forza Gianni, hai tutte le carte in regola per entrare con merito nella storia dello sport mondiale.