Traffico, com’è cambiata Ischia negli anni…


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Miriam Messina – La nostra isola è  un posto meraviglioso, che negli ultimi anni è stata invasa dalle automobili. Ogni famiglia ha più di due macchine e, oltre al problema del parcheggio, c’è ovviamente quello del traffico, che è diventato ormai insostenibile, in tutte le stagioni dell’anno. Dai racconti dei nostri nonni, una volta si camminava tantissimo a piedi, anche dai “pilastri” a piazza degli Eroi, tranquillamente, e lungo il cammino si incontravano tante persone, amici o conoscenti, con cui si scambiava volentieri qualche chiacchiera, mentre adesso per strada non si incontra più nessuno e per salutare un amico, si usano facebook e whats app.  Ancora negli anni 80 si camminava molto di più:  le mamme accompagnavano i figli a scuola a piedi, mentre alle scuole medie si andava ovviamente da soli camminando, anche a costo di uscire di casa quaranta minuti prima. Adesso invece anche ragazzi di 18 anni, vengono accompagnati ovunque dalle mamme, che sono diventate delle tassiste dei propri figli. I ragazzi adolescenti si vergognano quasi a camminare a piedi, attività considerata forse poco alla moda e le mamme, oramai senza polso, ma succubi dei propri figli, si prestano a uscire di casa, anche cinque volte al giorno, per scorrazzare figli sovrappeso a destra e manca. Le famiglie spendono anche 100 euro al mese per far frequentare ai bambini  i corsi di calcio, di nuoto o di danza, ma poi vengono accompagnati davanti alla palestra, guai a fare anche cento metri con le proprie gambe. Non sarebbe più semplice togliere del tempo ad altre occupazioni e scendere di casa quindici minuti prima e invece di parcheggiare in modo selvaggio proprio davanti alla palestra, creando ingorghi, lasciare l’auto nel parcheggio più comodo e fare l’ultimo tratto a piedi? A Ischia il costo della benzina è esorbitante, eppure le domeniche pomeriggio invernali si trascorrono in macchina a fare i giri delle vie del centro, in code impossibili, invece di organizzare escursioni all’aria aperta, in tanti dei posti meravigliosi di cui la natura ci ha fatto dono.  Poi ci sono quelli che per sentirsi importanti acquistano automobili enormi, suv, per nulla adatti alle nostre strade, per mostrarsi superiori alla massa, mentre magari ottimi medici, grandi professionisti, che si dedicano seriamente al proprio lavoro, guadagnando anche bene, girano in Panda o in Seicento, senza badare minimamente allo status sociale che rappresenta l’automobile. Le persone che camminano molto a piedi per Ischia, vengono additate e considerate strane, proprio perché si contano sulle dita di una mano, e le osserviamo dalle nostre auto, come fossero dei poveretti. Invece i veri poveretti siamo noi, che abitiamo in un posto stupendo e non sappiamo godercelo per nulla.

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