Marco Laraspata (vice presidente Ascom) – Nella gazzetta ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dell’8 luglio n. 140 che rende operative le disposizioni sulla riforma degli incentivi dell’Autoimprenditorialità (D.lgs. 185/2000, Titolo I) come previste dal Decreto Legge “Destinazione Italia” del 2013 (L. 9/2014 – art. 2).La nuova riforma è volta a sostenere la nuova imprenditorialità, su tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.Grazie ad un forte intervento della nostra Confederazione sia in fase legislativa nonché durante la formulazione del decreto attuativo, la nuova riforma ribalta completamente la vecchia disposizione che vedeva esclusi i settori del commercio e del turismo.Gli incentivi saranno finanziati dal Fondo rotativo del MEF relativo ai trasferimenti alle imprese per investimenti (art. 4 del decreto MEF del 30 novembre 2004), nonché dalle risorse della programmazione comunitaria come previsto nell’Accordo di Partenariato 2014-2020 (grazie anche all’azione della Confcommercio in fase di partenariato).Con la riforma si passa dal vecchio finanziamento misto (fondo perduto + tasso agevolato) al nuovo finanziamento a tasso zero.Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento De minimis; si precisa che, essendo un finanziamento a tasso zero, il limite dei 200.000 euro del De minimis non va calcolato sul capitale investito, ma sulla quota interessi (che rappresenta l’aiuto di stato ricevuto).L’aiuto di stato sarà quindi rappresentato dalla quota di interessi risparmiati dall’impresa (differenza tra il tasso di mercato medio applicabile all’investimento ed il tasso zero).Il finanziamento a tasso zero potrà avere una durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.
Il decreto prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
- costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;
- la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni ovvero da donne;
- costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
- di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.
Sono agevolabili programmi di investimento non superiori a 1,5 milioni di euro relativi:
- al commercio e al turismo
- alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
- alle attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti:
- la filiera turistico-culturale, intesa come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
- l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
I programmi di investimento devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Sono ammissibili le seguenti spese:
- suolo aziendale;
- fabbricati, opere edili e murarie, nonché le ristrutturazioni;
- macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
- brevetti, licenze e marchi;
- formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
- consulenze specialistiche.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo quanto stabilito dall’articolo 5 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 123.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L’ente gestore sarà INVITALIA.