Tutto chiaro nella vicenda del Labrador finito a mare tra Ischia e Procida e salvato da i velisti. Il padrone, Mario Di Meglio ha dato la versione esatta dei fatti. Il cucciolo spaventato dai rumori del motore dell’aliscafo si è svincolato dal guinzaglio ed è finito in mare. Immediato l’SOS lanciato da Mario ma il mozzo gli ha risposto che non valeva la pena fermare l’aliscafo perchè sicuramente sarebbe morto il cane travolto dalle eliche. La domanda nasce spontanea:” Può un marinaio, rispondere in quel modo?”. Credo che qualsiasi cosa cada da un natante debba essere segnalato e recuperato, o no? E se invece del cane era caduto un bambino? Il comandante dell’aliscafo perchè non ha fatto marcia indietro per vedere di recuperare il cucciolo? Mi viene in mente la scena finale del film “Titanic”, quando la scialuppa, l’unica, torna indietro per vedere se tra i mille morti in mare, qualcuno poteva salvarsi ancora. Lei la protagonista principale del film, insieme a Jack, così si è salvata, grazie a quella scialuppa. Ritornando ai nostri giorni mi sembra disumano e schifoso, quello che è accaduto sull’aliscafo della Caremar. Violate tutte le norme di sicurezza in mare e soprattutto calpestata la dignità morale e l’altruismo. Seguiranno denunce e spero che qualcuno paghi. Grazie a Dio il cucciolo è vivo!
Cucciolo in mare: Caremar sotto i riflettori…
Postato da ultimoraonline