Ugo i Giardini e l’Eden per sempre…


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Ogni anno di questi tempi, un panfilo si ferma in rada davanti l’isolotto di Vivara, il telefono squilla e una voce dice:” Ugo ci sei sto arrivando”. Con il tender sbarca ai giardini Eden uno dei più grandi magnati americani, ed ogni estate, ormeggia nello specchio d’acqua di Cartaromana per salutare Ugo. Basterebbe questo per raccontare la lunga storia di Ugo e i Giardini ma la conversazione va avanti e si ferma agli inizi degli anni 70′ quando, per quasi un mese, Ugo frequenta un pittore venuto ad Ischia in vacanza. Solo dopo qualche anno seppe che era Picasso. Si avete capito bene. Ugo è così, non ama la notorietà, non conserva foto con personaggi importanti, eppure ne sono passati dai Giardini Eden,per lui l’amicizia è l’unica cosa che conta. Famosi e non famosi gli amici sono sempre ben accetti. Quando parla capisci che attraverso quegli occhi e dietro quegli ottanta e passa di anni, si nasconde un fanciullo, con tanta voglia di dare ancora. I ricordi sono precisi, stampati indelebilmente in una memoria di ferro. Quando gli chiedo, cosa si aspetta ancora dalla vita, mi risponde con un sorriso:” ho dato tutto, quello che vuole Dio io lo accetterò”. Da qualche anno la struttura è gestita dal genero Umberto Regine, altra grande famiglia di lavoratori, quelli della cartoleria e dalla figlia Nadia. Insieme al fratello Gaetano, i Regine hanno dato una svolta al fantastico paradiso di Cartaromana. Cinque piscine, di cui due termali, sette camere e un appartamento.Un ristorante sul mare che guarda il Castello Aragonese. Una cucina genuina e allo stesso tempo piena di prodotti locali.Tutti giovani, anche in sala, per riconquistare il diritto al lavoro. Sono loro il nostro futuro, mi confessa Ugo, non dobbiamo abbandonarli, anzi siamo obbligati a porgergli qualche possibilità, io l’ho già fatto! Una bellissima realtà quella dei Giardini Eden, fatta di unione, rispetto e sopratutto lavoro. Prima di lasciarlo alla pennichella quotidiana, gli faccio l’ultima domanda:” Rifaresti tutto quello che hai fatto e se si sempre a Ischia?” Col ghigno sul viso mi dice:” Tutto dall’A alla Z. Amo Ischia, spero che il Paradiso, se nostro signore mi accetterà quel giorno, sia così, come la mia bella e amata isola. Non mi pento di nulla, ho solo cercato di dare il mio modesto contributo per far conoscere al mondo le bellezze d’Ischia, credo che in parte ci sono riuscito”. Si Ugo, alla grande, uno dei pionieri del turismo sei tu. Con la semplicità e la modestia che ti contraddistinguono, hai costruito un vero paradiso che tutto il mondo ha potuto conoscere ed apprezzare. Aspettiamo la cittadinanza onoraria e le chiavi della città! Sperando che la prossima amministrazione se ne ricordi.

M.d’A.

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