Cesare Baronio – “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me!” ( Mc. 7,1-16 ) Queste parole di Gesù rivolte agli uditori del Suo tempo, molti oggi le ignorano e si aggrappano a una fede formale, fatta di atti esteriori ( feste o manifestazioni religiose o vita parrocchiale ) che in molti sono prive di contenuto Sacramentale e di una testimonianza autentica della parola di Dio e dei comandamenti. La caducità della vita terrena, messa alla prova da situazioni come questa che stiamo vivendo, dovrebbe spingerci ad interrogarci ogni giorno sul se viviamo da Cristiani. Dio non manda le prove, chi ci mette alla prova è il demonio, ma la permette perché l’uomo risponda alla prova con la fede. E la fede deve essere alimentata dalla preghiera, dalla carità e da una vita più umile, caratteristiche che non sempre animano la nostra quotidianità. Anzi il più delle volte è esattamente il contrario! Con l’esperienza del Coronavirus molti oggi riscoprono il patriottismo e questo è una cosa buona, la solidarietà tra vicini e anche questo è buono, o anche la bellezza dello stare in famiglia e questo è ottimo; ma quanti comprendono la necessità di affidarsi al Signore e vivere di più la preghiera, desiderare l’Eucarestia e la confessione, mettere Dio al centro della propria esistenza? Forse pensiamo che il progresso e la scienza sono la nostra salvezza! Pensiamo che riusciremo a sconfiggere anche questo virus che miete vittime! Di certo ci riusciremo! Ma senza Dio, quello con la D maiuscola, andiamo incontro a cose peggiori se non ci convertiremo. Non ci salveranno il dio mercato, il dio denaro, il dio agio, il dio piacere. Dio è uno solo! ( Dt. 6,4 ) Viviamo un tempo in cui i richiami dal Cielo sono tanti e continui, ma molti li ignorano! Alcuni cercano il sensazionalismo nelle apparizioni o nei miracoli, eppure ignorano o negano i segni dei tempi. ( Lc. 12, 54-56 ) E se le calamità ci sfiorano pensiamo che siamo stati più fortunati o che altri avevano qualche debito con Dio ( Lc. 13,1-9 ) Siamo oggi chiamati a vivere la quaresima in questa situazione di calamità, prendiamoci un po’ di tempo per riflettere sul procedere della nostra vita e se non sia il caso di ascoltare i richiami dal cielo. Dio è padre e non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva!