Cesare Baronio – La capitolazione dell’uomo davanti all’inganno del tentatore, il serpente antico, trova nel SI di Eva il suo momento più devastante nel rapporto con Dio. In quel SI al peccato, la donna e l’uomo si ritrovarono nudi, cioè privi della dignità filiale, privi della partecipazione alla vita Divina. L’umanità non può più vivere la vita paradisiaca, il suo intimo rapporto con Dio; deve lasciare il Paradiso di Eden! Ma ciò nonostante, Dio non abbandona l’umanità in balia di satana, promette il riscatto. “ Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la Sua stirpe, questa ti schiaccerà la testa…. ( Ge 3,15-17 ), le parole di Genesi ci dicono che Dio non si dà mai per vinto e prospetta al Suo nemico il riscatto per ciò che ha fatto; l’ultima parola è sempre di Dio! E Dio dice che ci sarà una donna che riporterà l’umanità a risponde alla chiamata di Dio, ad avere la rivincita su satana. Il Si di Maria, l’umile serva del Signore, ripristina il rapporto, la dignità filiale. Per Lei, la nuova Eva, nasce il nuovo Adamo. Per Lei nasce la stirpe dei figli di Dio, in Gesù Suo figlio. Sono in antitesi i figli del peccato e i figli della Grazia; ” porrò inimicizia tra la tua stirpe e la Sua stirpe “. La stirpe che nasce dal Si di Maria di Nazareth è la stirpe dei redenti dal nuovo Adamo, Cristo! La Eva e l’Adamo del peccato, della ribellione, del rifiuto di Dio, lasciano il posto alla nuova Eva e al nuovo Adamo che riaprono le porte del Paradiso e tessono un nuovo rapporto con Dio. Oggi, giorno in cui ricordiamo l’annuncio dell’Angelo a Maria, ricordiamo il compimento di quella promessa di Ge. 3,15-17. Essa giungerà alla sua pienezza nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria! Preghiamo perché esso presto si compia, come auspicò il S. Padre Benedetto XVI nel suo viaggio a Fatima nel 2010. Facciamo in modo che siamo tra quelli che appartengono alla Sua stirpe rispondendo come Lei alla chiamata di Dio. Sia fatta in me o Dio la tua volontà!