Il Papa giustiziere…


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Cesare Baronio – (prima parte) Un processo di “pulizia” nella Chiesa ha avuto origine con papa Francesco, anche se la denuncia di “sporcizia” fu già sollevata da Papa Benedetto XVI. Le malefatte nascono dai vizi dei suoi ministri, che hanno avuto per il passato sempre una sponda di protezione in coloro che sono ai vertici della gerarchia. Oggi, però, tutti ritengono tra i cattolici che, con papa Francesco la musica sia cambiata e che la Chiesa sia in una fase di purificazione. Sarà proprio così?Esaminiamo i fatti.Processo Cardinale Mc Carrick per abusi su minori; dopo anni di insabbiamento e dopo il collaborazionismo del Cardinale con papa Francesco, il clamore mediatico ha costretto il Vaticano a ridurre allo stato laicale l’ultra novantenne alto prelato. Ma del processo Vaticano mai si è potuto sapere di più della sentenza e un rapporto molto scarno dato alla stampa.Dimissioni del Vescovo ausiliare di Tegucigalpa (Honduras), Juan José Pineda Fasquelle accusato di abusi e altre nefandezze, ma sul quale non è stata avviata nessuna indagine vaticana. Dimissione dallo stato clericale? Non pervenuta! “La pubblicazione di un dossier svela uno scenario inquietante sul “protetto” di uno dei principali collaboratori del Papa.”Così riportava la notizia il giornale La nuova Bussola Quotidiana.Processo in Vaticano a don Martinelli e monsignor Radice, quest’ultimo ex rettore del pre-seminario San Pio X in Vaticano, il primo accusato di abusi su minori e il secondo di averli coperti.In nome di Sua Santità Papa Francesco», si legge nella sentenza, don Gabriele Martinelli è stato dichiarato «non punibile, limitatamente ai fatti contestatigli fino al 9 agosto 2008, in quanto minore degli anni sedici», e assolto «dai reati a lui contestati in relazione al periodo successivo al 9 agosto 2008 per insufficienza di prove».L’ex rettore del Preseminario, infine, è stato dichiarato dal Tribunale vaticano «non punibile, ai sensi dell’art. 215 c.p., in relazione alla contestazione avente ad oggetto le dichiarazioni rese al promotore di Giustizia il 6 settembre 2018».In nome di Papa Francesco è stato tutto liquidato con una insufficienza di prove. E come non doveva essere così visto che il processo chiamava in causa il Vaticano in prima persona? In questo caso chi ha subito abusi è stato dichiarato bugiardo, come i vari testimoni di cui uno oculare! Chissà forse avevano bisogno di qualche video come prova per soddisfare la morbosa curiosità.Resta però il processo civile in corso.C’è da vedere se sarà in dissonanza con quello Vaticano o lo confermerà.Passiamo ora all’ultimo processo in ordine cronologico e che si è concluso in Argentina il 4 marzo con una condanna a 4 anni e mezzo, nei confronti del Vescovo Gustavo Oscar Zanchetta, nominato vescovo di Oran da papa Francesco nel 2013, una delle sue prime nomine e suo amico da lunga data. Zanchetta è accusato di abusi su seminaristi e di cattiva gestione economica della diocesi. Tanto esperto di economia, che per lui Francesco crea un assessorato mai esistito all’APSA (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica) per proteggerlo e tenere in Vaticano. Pressato dalle insistenti accuse che giungevano dall’Argentina anche il Vaticano ha aperto un processo nei confronti del Presule. Come si concluderà? Anche questo con insufficienza di prove? Mc Carrick ormai ultra novantenne è servito a creare fumo di giustizia, per poter far dire all’opinione pubblica, evviva Francesco il papa delle pulizie!; ma per il resto, e tanto c’è ancora da scoprire, tutto viene occultato o finisce in una bolla di sapone. Chissà perché?!Per chi volesse approfondire quest’ultima parte: www.korazym.org processo Zanchetta.

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