Il toto preti…


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Cesare Baronio– Sta per incominciare la roulette per i nuovi incarichi diocesiani. Ischia ponte, sara’ privata della presenza di Carlo Candido. Dopo undici anni di semina cede il testimone con ogni probabilità ai frati francescani. Diventerebbero una nuova esperienza di cammino spirituale in seno alla diocesi o forse al reverendo Angiolini che dopo più di un trentennio al Buon Pastore passerebbe nel borgo di Celsa. La chiesa del Buon Pastore andrebbe ai francescani. Don Carlo Candido invece, si spoterebbe nel piccolo comune di pescatori, trasformato da Rizzoli in attrazione turistica.Il Vescovo Lagnese ci aveva provato in passato a trasferirlo a Lacco Ameno. Terra feconda, non curata spiritualmente da don Castaldi. Molte le lamentele sotto questo aspetto. Fedeli che non hanno quasi mai visto il parroco. Poi c’è per lui, l’indigesta festa di Santa Restituta che il parroco vorrebbe, ma limitata alla vendemmia economica senza i soliti fronzoli voluti dai comitati che per alcuni preti come lui sono spreco di risorse. E allora c’è da chiedersi:” come mai non hanno limitato il Vescovo Lagnese nelle sue folli spese per il palazzo vescovile, per le quali ha attinto alla sorgente dell’otto per mille e con quelle risorse aiutare di più i poveri?”. Evidentemente per i loro pruriti e manie di grandezza il discorso non vale!Un milione e seicentomila euro di spese per rendere più all’avanguardia il palazzo vescovile, con tanto di caminetto per le freddi notti polari e di campanellino per chiamare la servitù, ma che oggi rischia di restare vuoto per la mancanza di un Vescovo residenziale. C’è poi chi sostiene che la colonizzazione focolarina non è nata e dopo Ischia, Casamicciola e Barano (a Forio il capolavoro non è riuscito) ora è il turno di Lacco Ameno che il Vescovo Pascarella assegnerebbe al sacerdote e cancellare il vescovile don Pugliese, attule guida del movimento. Riuscirà la focolarizzazione in quella che Don Pietro Monti chiamava la culla del cristianesimo isolano? E don Gioacchino? C’è chi dice che fa rientro a Forio, ma non si sa ancora se prenderà solo San Sebastiano e quindi tutto il centro di Forio o anche San Vito e quindi due parrocchie con l’aiuto di un viceparroco.Dopo l’esperienza del focolarino Monte il popolo di Forio avrà da rallegrarsi o aggiungere nuovo fuoco al focolare di rivolta acceso da Don Emmanuel?Queste voci però devono ancora essere corroborante dai fatti e quindi restano voci, in attesa di conferme.

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