Siamo nelle mani di due uomini, o meglio l’Italia e nelle mani di Mario e Sergio. La crisi è avvenuta, era inevitabile. Il popolo non è soddisfatto. Pandemia e guerra hanno messo ko milioni d’italiani. Prezzi alle stelle,spred che aumenta, bollette e tasse sempre piu’ salate. Questi due uomini, comuni mortali come tutto noi, hanno cercato di risollevare le sorti di una nazione martoriata. Hanno fatto il possibile. Mattarella ha congelato il pensionamento per altri 7 anni di presidenza. Draghi ha lasciato il sicuro per l’incerto. Oggi sono loro che dovranno decidere cosa fare. Il popolo vuole le elezioni immediate. Ha subito l’avvicendamento di governi tecnici. Ha voglia di dire la sua su questi anni di gestione governativa. E’ giusto che si voti come in tutte le democrazie se cade il governo. Vedi Israele. Mario e Sergio, due volti, due facce della stessa medaglia. Forse hanno gia’ dato troppo al proprio paese, nella speranza ri riequlibrare le sorti. Sono stati anche sfortunati. Guarda gli eventi funesti di questi ultimi anni. No gli si puo’ dire che grazie. Ora pero’ è il momento di dare voce al popolo. Elezioni in autunno.

M.d’A.

foto da ilriformista.it