Il leccio di Casalauro non sarà abbattuto ma, innanzitutto, potato.È questo il clamoroso risultato della petizione presentata al Comune di Ischia e forte di 137 firme provviste di estremi del documento di riconoscimento (contrariamente alla petizione che chiede l’abbattimento dell’albero), raccolte in pochi giorni da sole due persone: il segno che, contrariamente a quanto qualcuno ha voluto far credere, la volontà popolare non è quella di abbattere una pianta plurisecolare, accusata di essere pericolante, ma quella di metterla in sicurezza cominciando a sottoporla ad una manutenzione e ad una cura costanti.