E’ stato il medico di tutti. Amici, avversari politici, assistiti e privati, facevano la spola nel suo studio per un consulto medico e una parola di conforto. Luigi, il dottore oltre ad essere un professionista della medicina è un grande benefattore, dotato di grande tatto, umilta’ e gentilezza. Tutti lo adorano. Tutti lo ringraziano. Tantissimi lo amano. Combatte da anni contro una malattia che, fortunatamente ha rallentato il passo ma non per questo si è sottratto al suo dovere, anzi con il sorriso sempre sulle labbra continua a dare il meglio di se.

Impiegato al comune d’Ischia, persona seria e professionale, Lello Montuori non ha mai nascosto la sua passione di viaggiare per conoscere il mondo. Il viaggio ti apre la mente. Ti forma. Ti completa. Lello lo sa e nei suoi viaggi prontamente postati su facebook, cerca di comunicare un pensiero positivo che possa incidere sulla vita quotidiana. Questa volta è toccato al Tibet, ai confini con Cina e Nepal, dove Lello ha scoperto usanze, costumi e tradizioni millenarie. Sembra strano ma nel 2024 ci sono ancora interi villaggi di montagna che attingono l’acqua grazie ad un’invenzione del famoso Leonardo da Vinci. Pace, silenzio, meditazione, un viaggio alla ricerca del proprio spirito abbandonato nella caotica vita moderna.

Ottocento chilometri sulle stampelle. Neanche con le gambe sane avrei raggiunto questo traguardo. Giovanni Sasso, ancora una volta, stupisce e regala una lezione di umanita’ e forza d’animo a tutti. Santiago di compostele raggiunta in 20 giorni. Un’altra impresa che andra’ negli annali della storia ischitana. Bravo Gianni. Non avevavamo dubbi che avresti raggiunto anche questo traguardo.

M.d’A.

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Il tunnel, la luce bianca e poi  l’aldila’. Ci siamo sempre chiesti cosa ci fosse una volta chiusi gli occhi e finito il respiro. Il libro di Stephane Allix, lo spiega molto bene. Si chiama Dopo. L’inchiesta che testimonierebbe che la morte non esiste. Un libro che è diventato un caso mondiale. La morte improvvisa del fratello in Afghanistan lo ha condotto ad intraprendere questa lunga indagine. Per settimane in cima alle classifiche francesi è un bestseller mondiale.

Non ti saluterò più alle sei del mattino con lo sfondo del Castello. Quella era la tua ora dove iniziava la tua giornata.Da molto tempo avevi lasciato il lavoro e mancavi tantissimo. Che brutto scherzo che hai fatto a tutti noi monnezzari e a tutti gli ischiapontesi. Oi Pe’ ma come ti è venuto. Grande lavoratore, collega esemplare, amico di tutti. Tifoso di quell’ Ischia che fece sognare tutti in serie C1. Ciao Peppe, non doveva finire così ma davanti a nostro Signore bisogna solo affidarsi a lui. Dio ha altri progetti per te. Rimarremo monchi perché abbiamo perso un vero amico. A nome di tutti i dipendenti della Ischia Servizi, personalmente e dalla redazione di Ultimora Online, ci uniamo al dolore della famiglia Terzuoli per la dipartita del caro Giovan  Giuseppe.

M.d’A

Una famiglia particolare. Un modo di vivere molto Naif. Colori lucenti su una tavola bianca. I fratelli Ielasi oggi piangono la scomparsa del pilastro della famiglia, Roberto. Decano degli ortopedici isolani, amante del mare e della pesca ma soprattutto un uomo che non si è mai risparmiato. La ferita che porto sul piede sinistro è un ricordo indelebile della sua mano. Caro Roberto, Ischia si unisce in un unico abbraccio, molti ricordi affioreranno alla mente dei piu’ grandi ma anche i giovani hanno imparato a conoscerti e amarti. Ciao Roberto! La redazione di Ultimora Online è vicina alla famiglia Ielasi.

Emilio Borrelli, deputato della Repubblica ha scoperto l’acqua calda. “La Medmar è lo schifo degli armatori del Golfo”. Lo ha detto il deputato napoletano che chiamato dai cittadini ha constatato di persona come la Medmar fa viaggiare i turisti. Il video riguarda il viaggio da Pozzuoli a Ischia del natante della compagnia Medmar, Agata.

Era giovedì, poco dopo pranzo, un caldo della madonna, tutti direzione Maronti, quando all’altezza del Conad oggi, Varchetta a quel tempo,  l’impatto. Enzuc u turres e Mario u fraules, immobili sull’asfalto. Era il 18 luglio del 1991. Morirono entrambi. La macchina aveva invaso la carreggiata dove con la moto i due salivano in  direzione Maronti. Enzo ebbe un momento di lucidita’,  si alzo’ e disse:” vedete Mario come sta, poi cadde a terra e li rimase.” Un incidente mostruoso che scosse tutti noi giovani ventenni. Erano amici per la pelle e anche nella morte sono rimasti uniti. Enzuc e Mario, chissa’ oggi come sarebbero, sempre insieme?